MOSTRA ANTROPOCENE – NAPOLI

LA TERRA A FERRO E FUOCO
18 ottobre 2024 – 31 maggio 2025
Informazioni

La Terra a ferro e fuoco

L’essere umano, fin dalla sua comparsa, ha intrapreso un processo espansivo attraverso il quale ha messo a “ferro e fuoco” la Terra. Alla lenta colonizzazione di tutti i continenti, accompagnata dalle prime deforestazioni e dall’estinzione dei grandi mammiferi, è seguito il recente e rapidissimo aumento della popolazione che, sostenuto dallo sviluppo tecnologico e dalla globalizzazione, è culminato nella Grande Accelerazione degli ultimi 70 anni. All’origine di questo atteggiamento, c’è l’illusorio credere in una crescita esponenziale illimitata in un Pianeta che non è invece dotato di risorse infinite.

Nonostante l’entità e la pervasività delle trasformazioni in atto, molti degli impatti causati dagli esseri umani rimangono “invisibili”. La mostra, basata su un’analisi interdisciplinare, vuole sensibilizzare il pubblico su questi impatti, non meno gravi di quelli più noti, attraverso immagini, filmati, infografiche e installazioni interattive, che stimolino la percezione sensoriale dei visitatori, che potranno ‘osservare’ e ‘sentire’ in pochi istanti fenomeni difficili da cogliere nella vita quotidiana per la scala spaziale e temporale in cui si svolgono. Noi non vediamo processi che si sviluppano su tempi più lunghi di una generazione, come la fusione delle calotte di ghiaccio polari, o in spazi remoti come i fondali marini o i deserti; né cogliamo impatti che si diffondono a scale microscopiche come le nanoplastiche nell’ambiente e … nei nostri corpi.

La mostra, i cui principali contenuti hanno anche ispirato creazioni artistiche da parte degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, si conclude in una stanza di riflessione sulla speranza: è possibile ancora “cambiare rotta”? A quali condizioni può salvarsi la nostra società globale? Quali comportamenti di produzione e consumo possono essere scardinati? Il pubblico potrà attivamente intervenire con commenti, brevi composizioni e suggerimenti che saranno riverberati sui social alimentando l’interesse e la partecipazione al tema. Sta a noi, ancora nell’invisibile per sua definizione, la scelta di poter costruire un presente che sia un dono per le generazioni future.

The Earth by fire and sword

Ever since their first appearance on Earth, Humans have been putting the planet to "fire and sword". Beginning with the gradual colonization of the continents and initial deforestation, to the extinction of large mammals, followed by the recent rapid increase in population supported by technological development and globalization, culminating in "the Great Acceleration" of the last 70 years. This alarming trend is sustained by the misconception that unlimited exponential growth can be sustained by a planet that is not able to provide unlimited resources.

Despite the magnitude and ubiquity of the transformations taking place today, many of the impacts caused by Humans are "invisible". Through an interdisciplinary approach, this exhibit aims to raise public awareness on the inconspicuous impacts of Humans which can be just as, if not, more dangerous than the more obvious effects. With the aid of imagery, short films, infographics and interactive media to stimulate sensorial perceptions, visitors will be able to "see" and "hear" phenomena on a spatial and temporal scale that would ordinarily be out of reach and difficult to grasp, such as processes that take place over entire generations (ie. melting of ice caps) or in extremely remote areas (ie deep ocean floors or deserts) or on a micorscopic scale (ie. nanoplastics in the environment and our bodies).

The exhibit which benefited from artistic creations by the students of the Accademia di Belle Arti of Venice, concludes with the room for reflection. Is it still possibile to "change the route"? What needs to happen in order for our society to be saved? Which production processes and consumer behaviours can be redefined for a sustainable future? Visitors will be able to actively participate with their feedback and comments which will be fed to social media and reverberate stimulating the interest and participation of others in a global discussion.

Scopri la mostra

La Terra a ferro e fuoco

Antropocene visibile e invisibile

I nomi dell'Antropocene

I limiti planetari

La Grande Accelerazione: 70 anni di crescita esponenziale

La produzione mondiale di plastica

Il riscaldamento globale e i livelli del mare

Dov'è l'acqua?

I rischi "invisibili" nelle acque potibili

Conflitti legati all'acqua

Il suolo: una risorsa essenziale e non rinnovabile

Suolo sano = Uomo sano

Biodiversità che si perde a causa dell'Uomo

L'apocalisse degli insetti

Gatti in fattoria e biodiversità

La biodiversità cambia

L'aria: risorsa vitale o killer silenzioso?

Lo sfruttamento dei fondali oceanici

Inquinamento acustico sottomarino

Exhibit e installazioni

La lunga storia della Terra: il pubblico, utilizzando delle tessere magnetiche, deve provare a posizionare nel giusto ordine cronologico i diversi gruppi di esseri viventi che sono comparsi sul nostro Pianeta.

La crescita inesorabile della CO2: su una grande struttura di legno sono montati numerosi schermi. Il più grande di questi mostra un video con un grafico animato relativo alla variazione di CO2 atmosferica in un periodo che va da 850.000 anni fa ad oggi. Risulta evidente come questa sia enormemente cresciuta negli ultimi 50 anni. Sugli altri schermi scorrono immagini associate ad attività umane sul Pianeta responsabili dell’immissione di gas serra nell’atmosfera.

L’impronta umana sulla Terra: mappa interattiva nella quale, tramite sei pulsanti, è possibile visualizzare alcuni elementi rappresentativi dell’impatto umano sulla Terra. In particolare, vengono visualizzate le seguenti informazioni: distribuzione e densità della popolazione, principali strade, rotte navali, traffico aereo, cavi sottomarini, impronta umana sulla terra. Quest’ultima combina diversi dati come la densità della popolazione, la trasformazione del territorio e le infrastrutture in un'unica visualizzazione.

Earth Overshoot day: una scultura della Terra con una parte mancante, come una “mela morsicata”, rappresenta la voracità umana nel consumo delle risorse del nostro Pianeta. L’opera si collega al concetto del Giorno del sorpasso - Earth Overshoot Day - ossia la data in cui l’umanità esaurisce le risorse ecologiche che il mondo è in grado di rigenerare naturalmente e offrirci nell’arco di un anno solare. Nel 2022 il giorno del sorpasso è caduto il 28 luglio. Da decenni, la data dell’Earth Overshoot Day cade sempre più in anticipo, segno inequivocabile di come l’attuale modello di produzione e consumo di beni sia insostenibile.

La crescita esponenziale: alcune mini cyclette consentono di “sperimentare fisicamente” il concetto di crescita esponenziale. lo sforzo che il visitatore deve fare con le braccia per azionare in sequenza alcuni pedalatori cresce seguendo una curva esponenziale. Molti dei parametri che caratterizzano l’Antropocene, come l’aumento della popolazione, l’immissione di gas serra in atmosfera, la perdita di biodiversità o l’acidificazione degli oceani, seguono infatti un andamento di tipo esponenziale. All’inizio mostrano una crescita poco pronunciata, che poi subisce un’accelerazione improvvisa.

L’innalzamento del livello dei mari: l’exhibit presenta una vasca sulla quale sono stampate le sagome di diverse città su una scala che corrisponde alla loro altezza sul livello del mare. Il pubblico ha a disposizione tre pulsanti che permettono di pompare acqua nella vasca e simulare i seguenti scenari:

  • Livello del mare nel 2100 se ridurremo significativamente le emissioni di gas serra
  • livello del mare nel 2100 se rimaniamo sull’attuale tasso di emissioni e con collasso di tutti I ghiacci polari
  • fusione di tutta la calotta della Groenlandia

L’Inquinamento atmosferico: molte attività umane producono diversi tipi di inquinanti che vengono emessi nell’atmosfera. Grazie a questo exhibit, utilizzando un puntale che ricorda il gioco del “Sapientino”, è possibile scoprire gli inquinanti emessi da sei importanti fonti di inquinamento quali l’industria, il traffico, la gestione dei rifiuti, gli incendi, il traffico marittimo e l’agricoltura.

Qualità dell’aria indoor: un modello semplificato di abitazione consente di simulare e misurare l’inquinamento indoor in diverse condizioni di aerazione. Numerosi studi hanno dimostrato che in case, scuole o uffici l’aria può essere più inquinata rispetto a quella che respiriamo all’esterno. Le persone nell’arco della giornata trascorrono oltre l'85% della loro vita al chiuso. L'inquinamento degli ambienti interni gioca pertanto un ruolo chiave per quanto riguarda l'esposizione umana a sostanze tossiche, causando un impatto negativo sulla salute.

Come usiamo l’acqua: una installazione con 160 bottiglie di plastica piene d’acqua mostra il consumo giornaliero di ognuno di noi delle acque minerali e dell’acqua distribuita nelle nostre case.

La gestione delle risorse idriche: con questo exhibit i visitatori dovranno provare a gestire, aprendo e chiudendo dei rubinetti, la distribuzione di acqua a diversi tipi di utenza.

Tromba d’aria: uno degli effetti legati al riscaldamento globale e al cambiamento del ciclo dell’acqua è l'aumento di eventi metereologici estremi, come alluvioni e uragani. Anche i tornado potrebbero subire cambiamenti nel loro numero e, soprattutto, nella loro intensità. I visitatori e le visitatrici, premendo un pedale, possono sperimentare la creazione di un piccolo tornado di fumo.

La metamorfosi dei paesaggi terrestri: mappa interattiva nella quale, ruotando una manopola. I visitatori e le visitatrici possono visualizzare come è variato l’utilizzo dei suoli nel mondo e in Italia. La fisionomia globale della superficie del Pianeta ha conosciuto infatti dei cambiamenti radicali nel corso degli ultimi secoli e quasi la metà del suolo nel nostro Pianeta è ormai antropizzata.

I fondali del Mediterraneo: un grande plastico riproduce con accuratezza i fondali del Mar Mediterraneo. Tramite alcuni pulsanti, è possibile attivare dei video che consentono di esplorarne alcune aree specifiche.

L’inquinamento acustico sottomarino: all’interno di una sala con luci e proiezioni che evocano l’ambiente sottomarino si possono ascoltare alcuni esempi di inquinamento acustico sottomarino prodotto dall’attività umana.

If we change: una grande installazione dedicata alla riflessione e alla speranza in cui i visitatori e le visitatrici possono riflettere sui comportamenti da mettere in atto come individui e come collettività per cambiare rotta e salvare la nostra società globale.

Contatti

Dove

Città della Scienza
Via Coroglio, Napoli

Quando

18 ottobre 2024 – 31 maggio 2025